Sindacato dei Marittimi
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I I "qualcuno" rispondono all′Ammiraglio Pollastrini

Pubblicata il 10.03.2008

 

Dopo il 3 dicembre 2007 abbiamo ricevuto alcune mail di colleghi che segnalavano il loro disappunto nei confronti dell'Ammiraglio Raimondo POLLASTRINI, in riferimento da quanto affermato dallo stesso nella sua "Lectio Magistralis". Nel passaggio finale di questa l'Ammiraglio diceva “Sulla base di tali premesse, tenuto conto della missione cui l’istituzione è votata, non può trovare fondamento il rischio da qualcuno paventato di un tendenziale monopolio dell’offerta di lavoro da parte dell’Accademia” e molti ritengono che quei "qualcuno" siamo noi SDM. Ci veniva chiesto di rispondere subito, anche perché l'immagine che ne usciva sul nostro lavoro non era corretta. Certo che guardandosi attorno in effetti sembra proprio che quei qualcuno siamo noi, e quindi poiché il lavoro di SDM è fatto direttamente dai marittimi, è normale che i nostri colleghi si siano sentiti offesi. Inoltre paventare vuol dire temere, e visto che noi subiamo da molto tempo una censura (anche sugli auguri di Natale) non crediamo che a temere siamo noi. Inoltre SDM ha sempre presentato proposte, nelle quali non si è mai manifestata una idea contraria ad una Accademia, ma semmai una richiesta ad averne una VERA, portando anche ad esempio quella americana. Visto che ne stanno aprendo di Accademia, una a Venezia, un'altra la vogliono fare a Torre del Greco, un'altra la hanno aperta a Manila, non capiamo perché in Italia si ha paura ad investire nel farne una vera e funzionale, aperta a tutti e che faccia uscire direttamente ufficiali. Per capirci, i militari hanno una Accademia Navale a Livorno e due scuole sottufficiali, noi a breve avremo magari 4 Accademie, che non fanno uscire Ufficiali e nessuna scuola sottufficiali, vi sembra logico tutto questo? Non abbiamo semplicemente paventato un monopolio, ma analizzato una realtà. Non vogliamo avere ragione noi, ma per togliere a tutti i dubbi crediamo sia giusto avere pubblici ogni anno i dati relativi alla provenienza degli allievi, sapere con esattezza quanti sono stati imbarcati subito dopo il diploma nautico, e quanti della Accademia. SDM ha semplicemente posto una domanda e presentato proposte. E’ ovvio che l’Accademia debba avere per esempio un fondo per andare avanti (mica è una missione in Africa), dov’è che SDM ha detto il contrario, ma abbiamo ovviamente sollevato una domanda. Nell’accordo firmato dalle OO.SS e CONFITARMA si legge che i 300€ sono un contributo a carico dell’armatore, allora perché viene preso dalla paga dell’allievo? Una procedura chiara avrebbe detto più semplicemente, il cadetto percepisce paga piena come da CCNL e deve versare alla Accademia una quota, tassa (chiamatela come volete) annua. Poi abbiamo chiesto, se i posti sono stabiliti con accordo fra CONFITARMA e Accademia secondo leggi di mercato del lavoro, perché non rendere pubblico il documento riportando i posti totali offerti e quelli riservati alla Accademia? Esempio: posti totali 100 di cui 50 riservati alla Accademia e 50 direttamente ai diplomati nautici. Per pubblici intendiamo attraverso Ministeri che forniscano dati ufficiali e reali ovviamente. In questo l’Ammiraglio Pollastrini potrebbe essere fondamentale, dipende se vorranno togliere tutti i dubbi o meno, sta nelle loro mani.
Altra cosa positiva è rendere noti a tutti i conti dell'Accademia. E’ la trasparenza che toglie dubbi, e non siamo certo noi SDM che dobbiamo togliere questi dubbi. SDM teme un monopolio? Noi non temiamo niente, chi teme è chi deve rispondere a certe domande e non lo fa. SDM pone domande in nome di chi individualmente non può farlo, da voce in questo caso anche alle famiglie degli studenti del nautico, che hanno il diritto di avere RISPOSTE SERIE e NON SARCASTICHE.
Non siamo in guerra con nessuno, non temiamo nessuno e non siamo così ipocriti da pensare di avere tutte le risposte. Poniamo delle domande, analizziamo la situazione e nel farlo vi abbiamo sempre messo le prove a disposizione. Non abbiamo mai detto ai nostri iscritti cosa pensare, ma abbiamo chiesto loro cosa pensavano leggendo tutti i documenti (mai prodotti da SDM, ma proprio da chi decide e fa, dai "non qualcuno"). Abbiamo se vogliamo dato la possibilità a questi Enti, Istituzioni ect. di spiegare bene le situazioni direttamente ai marittimi, in questo caso quelli che si trovano ad inizio carriera. Le risposte arrivate, e indirettamente, sono state a volte offese gratuite, a volte due righe che non dicevano assolutamente niente o liste contenenti riferimenti a leggi che conoscevamo bene e che per l’appunto mettevamo in discussione. Anche qui lasciamo a chi legge la piena libertà di farsi una idea, ma vi domandiamo: siamo noi che domandiamo, analizziamo presentiamo proposte a temere? Non abbiamo risposto subito all’Ammiraglio Pollastrini, e molti ci hanno scritto sostenendo che anche noi avevamo paura o timore. A queste persone diciamo che sul rancore, la rabbia del momento per una offesa subita non serve rispondere nell’immediato magari usando i loro stessi termini e modi. E’ ovvio che vedere un lavoro di un anno riassunto in quel modo, senza essere nominati, senza aver dato alle persone il modo di venire a leggere cosa “paventiamo”, ci ha dato fastidio, offeso, ma è anche vero che ormai la gente giudica la realtà, quello che effettivamente viene fatto. Il nostro operato è trasparente, lo avete a disposizione, quindi avete tutto per giudicare sia noi che gli altri. Quando SDM ha messo nei suoi obiettivi l'informazione, alcuni hanno riso, non capendo il perchè. Nessuno aveva notato che non solo i marittimi erano invisibili, ma lo rimanevano anche quelli che decidevano, firmavano accordi e contratti, le loro dichiarazioni rimanevano all'interno di un circolo chiuso. Pochi avevano notato che i nomi erano sempre gli stessi e che sempre gli stessi li trovi con incarichi diversi in tutte le realtà del settore marittimo. Con l'occasione abbiamo inviato all'Ammiraglio Pollastrini la nostra richiesta per il Comitato Welfare della Gente di Mare, quella relativa alla informazione e comunicazione, e che per la quale avevamo raccolto delle firme, sia on line che attraverso moduli. Il risultato è sto il seguente Totale 1.495 di cui 355 attraverso sito e 1.140 attraverso moduli. Il 93% provenienti dall’Italia il 7% dall’estero. Il 75% sono firme di lavoratori marittimi. La restante parte è composta da familiari o lavoratori non marittimi ma attinenti al settore (portuali, agenti ect). Questo per spiegare a chi si è chiesto il perchè del nostro ritardo nel rispondere all'Ammiraglio. Della polemica fine a se stessa non ci interessa nulla, quindi la raccomandata ha duplice scopo. Il primo specificare all'Ammiraglio che a volte i "qualcuno" rispondono e illustrargli il nostro lavoro, che può essere non condiviso ma non può essere liquidato con quattro parole. Il secondo continuare nel nostro modo di lavorare, e cioè presentando richieste, proposte ect. Abbiamo specificato senza mezzi termini la nostra posizione, noi non abbiamo timore nel rispondere a domande, anche perchè il nostro lavoro è cercare di migliorare il nostro settore lavorativo, e non avere ragioni o vincere chissà quali battaglie. Leggi Accordo Contributo Cadetti Copia della Raccomandata Amm. Pollastrini

 

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