Sindacato dei Marittimi
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Sequestro Savina Caylyn: manifestazione a RomaSequestro Savina Caylyn: manifestazione a Roma

Pubblicata il 02.09.2011

 

In data 7 settembre 2011 alle ore 09:30 in Piazza Montecitorio si terrà una manifestazione organizzata dal Comitato Liberi Subito, per sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere un immediato intervento al Governo per chiudere la drammatica vicenda delle navi sequestrate dai pirati somali, e riportare a casa i nostri colleghi.

 
SDM Sindacato dei Marittimi, è stato invitato dal Comitato a partecipare alla manifestazione, e per correttezza diciamo chiaramente che la nostra presenza e/o quella di nostri dirigenti o iscritti/sostenitori se ci sarà non avverrà attraverso l'esposizione di loghi o altro. Noi come linea guida, dal 2007 tutti lo sanno non partecipiamo e non proponiamo e pubblicizziamo manifestazioni, poichè dati alla mano non portano queste dei risulati.
In questo specifico caso, abbiamo sempre dato voce a queste iniziative, per vicinanza ai familiari. Non facciamo comunicati per dire se aderiamo o meno a questa iniziativa, ma invitiamo tutti, anche i non marittimi se credono di partecipare.
A tutti i colleghi sostenitori di SDM che gestiscono blog esterni al nostro sito, date voce a questa iniziativa, in modo che le persone sappiano di quanto sta avvenendo.
 
Detto questo, e sapendo che ci leggono le varie Istituzioni vogliamo rivolgerci a questi Uomini di Stato. Queste manifestazioni, seppur giuste, rischiano di fare una pressione su personalità politiche, che vedendo resa pubblica una loro debolezza nel gestire questa complessa situazione, potrebbero cedere a prendere determinate scelte, che ci auguriamo non siano ancora state decise.
Queste manifestazioni nascono perchè sia armatore che Governo non stanno mostrando vicinanza alle famiglie dei colleghi sequestrati, i quali sono costretti per avere tale attenzione a tentare ogni via. Non si può chiedere un silenzio stampa e lasciare queste famiglie senza informazioni reali e concrete.
Il silenzio stampa doveva essere rispettato anche dal Ministro La Russa e Confitarma, che in una situazione di trattative avrebbero dovuto tacere in varie occasioni.
 
Chiediamo alle Istituzioni coinvolte invece di fare un muro contro muro con familiari stremati da questa vicenda, di organizzare prima del giorno 7 settembre, un tavolo di incontro con tutte le persone coinvolte.
Un tavolo dove i familiari possano poter parlare con i rappresentati dello Stato che stanno gestendo le trattative e con l'armatore, che invece di andare a pregare la Madonna farebbe meglio ad agire vicino alle famiglie dei suoi lavoratori. Non pensi al denaro in questo momento, è chiaro che il suo lavoro è fare profitto e le auguriamo di farne dieci volte tanto, una compagnia sana dovrebbe dare lavoro, ma pensi che su quella nave c'è un valore umano che non è quantificabile con nessuna somma di denaro.
Ha già fatto una figura bruttissima, basta girare per internet e leggere i commenti sul fatto che su nave italiana, l'equipaggio è quasi tutto extracomunitario, non faccia di peggio mostrando che non lo sa neanche tutelare.
 
Ai media che faranno i vari servizi, date voce a queste persone, permettete loro di chiedere tale incontro. Non è l'intervento o la frase del nostro Presidente della Repubblica a far rilasciare gli ostaggi, magari fosse così. Non è chiedendo ai vertici del Governo che tutto si smuove. Qui serve che ad agire siano i responsabili diretti che gestiscono il caso, e questi devono capire che non possono escludere i familiari da quanto stanno facendo.
 
Per quanto riguarda noi del SDM Sindacato dei Marittimi, è dal 2007 che lavoriamo sul tema pirateria e continueremo a farlo, con l'augurio però che finita questa vicenda tutti quelli che oggi fanno comunicati si uniscano a questo lavoro, perchè le scorte armate non fermeranno il fenomeno, e rischiamo tra qualche mese di parlare di altra nave ed equipaggio. Dopo il Buccaneer tutti tacerono, speriamo che ora non accadrà lo stesso.
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