Sindacato dei Marittimi
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Alcuni giornalisti dovrebbero chiedere scusa!Alcuni giornalisti dovrebbero chiedere scusa!

Pubblicata il 28.10.2008

 

Il 26/10/2008 su Rai 3 (VEDI PUNTATA) nella trasmissione Report si parlava di sindacati, e cosa che ci ha sorpresi è stato che alla apertura della trasmissione si è subito parlato di marittimi. Il servizio nel suo insieme è buono, noi avremmo solo informato anche sulla proprietà della SNAV che riteniamo, fosse un più, che avrebbe dato altro rilievo alla notizia che stavano dando.

Dal servizio si evince chiaramente quanto da SDM Sindacato dei Marittimi detto sin dalla nostra costituzione:

1 - CCNL totalmente errati

2 - supremazia del datore del lavoro

3 - una triade CGIL/CISL/UIL incapace

4 - esistenza di black list, che portano anche alla perdita del lavoro

5 - affaticamento

 

Ora invitiamo alcuni giornalisti ad un gesto di serietà. Avete scritto articoli elogiando dinastie armatoriali, sostenendo che noi marittimi "brindavamo" al nostro contratto ect. Bene, ora dopo che oltre noi del SDM, a dire certe cose è stata una trasmissione della Rai, DOVRESTE CHIEDERE PUBBLICAMENTE SCUSA AD UNA INTERA CATEGORIA.

 

Possono i marittimi brindare ad un contratto che li obbliga a lavorare oltre le 12 ore al giorno? Possono brindare ad un contratto che non da garanzie? Possono brindare, se basta che protestano per mancanza di sicurezza, e per questo perdono il loro lavoro? Se brindavamo saremmo una categoria di folli, no?

 

Ma vogliamo soffermarci però su un punto importante. I lavoratori intervistati hanno perso il posto di lavoro, perchè per sicurezza della navigazione e passeggeri, si rifiutarono di fare altre corse poichè già affaticati da lunghi orari di lavoro. Se è vero che c'è una grande assenza del sindacato (ma i motivi si conoscono bene) è anche vero che manca altra parte, molto più incisiva se volesse. Manca lo STATO. E si, perchè se è vero che i sindacati possono essere isolati dall'armatore attraverso le famose black list, quale giustificazione hanno le Capitanerie di Porto? Ammiraglio Pollastrini, Lei che ci considera i qualcuno che paventano rischi inutili, dov'è? Eppure è più di un anno che cerchiamo di dialogare con Lei, gli abbiamo detto come fare per analizzare le rest hours, e niente! Sinistri e anche gravi (guarda caso con aliscafi) ci sono stati, l'affaticamento produce infortuni e purtroppo morti, ma voi invece che fare pressioni su chi si dovreste (che poi pressioni? sono controlli) cosa fate? Mettete in difficoltà i marittimi, applicando decreti che dovevate mettere in discussione, controllandoci ad ogni situazione. Ed è bene questo, controllateci ma c'è un dato che rimane invariato caro Ammiraglio. Oltre a noi si dovrebbe controllare con stessa energia anche navi e compagnie.

 

Lei, ma si trova in buona compagnia, dichiara spesso che gli incidenti nascono perchè i marittimi non sono ben preparati, noi le domandiamo ne è proprio sicuro? Metterebbe la sua mano nel fuoco? Perchè è interessante vedere come nel giudicare noi, sembrate enunciare leggi empiriche o grandi verità, e poi dite "beh forse in alcuni casi, c'è anche lo stress e l'affaticamento!" senza però specificare cosa lo causa. Mentre la nostra incapacità la date per certa senza ne ma e forse, quando il fattore diventa responsabilità degli armatori, avete il dubbio (forse), che strano!

 

Vede Ammiraglio le regole ci sono, ma se chi le deve far rispettare controlla solo una parte e poi quella parte, i marittimi, non la si tutela ecco che nasce l'antisindacalismo, il lavoratore non può difendersi e si viene ad avere una situazione di squilibrio tra datore di lavoro e lavoratore. Invece che tentare di dimostrare l'incapacità dei marittimi, inizi a dire alle sue Capitanerie di Porto di utilizzare le stesse regole, di controllare sia i marittimi ma anche le navi e compagnie. Il vostro atteggiamento, come il silenzio, allontana i cittadini da voi perchè non vi ritiene più sopra le parti, non ci si sente più tutelati, ed evitare questo è suo specifico dovere.

 

Lei dirà, non è mio dovere controllare i licenziamenti. Ha ragione, ma suo dovere è controllare e garantire la sicurezza della navigazione e dei passeggeri, controllando che ci siano tutti i requisiti per far partire ad esempio l'aliscafo. Si giustificherà dicendo, ma voi lavoratori dovreste denunciare la cosa, altrimenti non posso intervenire. Ha ragione, ma poichè cosi non è, allora cominciate voi a controllare, mandate un vostro ufficiale a bordo dell'aliscafo che controlli lui quante ore il marittimo lavora, e dopo prendete le giuste vie contro l'armamento.

 

Ora che a paventare rischi inutili non è piu solo SDM, vogliamo smetterla di fare festicciole a Genova, convegni ect e cominciamo a lavorare?

 

Al Collegio Capitani: sono questi i sindacati e sindacalisti di spessore dai quali dobbiamo imparare? Speriamo vi riferivate ad altri, e non quelli ben presentati dalla trasmissione! (le sigle sono CGIL/CISL/UIL/UGL, siate più chiari quando parlate di sindacalisti di spessore, da questa trasmissione ne escono male)

 

Il sindacato e il lavoratore è debole, dove il lavoro è precario, ma ancor peggio dove lo Stato è assente

 

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