Sindacato dei Marittimi
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SDM: obiettivo voto ai marittimiSDM: obiettivo voto ai marittimi

Pubblicata il 07.01.2009

 

In data 02 settembre 2008 il SDM Sindacato dei Marittimi inviò una richiesta per il riconoscimento del diritto di voto per i lavoratori marittimi, direttamente al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

 

Leggete la lettera al Presidente del Consiglio - CLICCA QUI

 

In data 06 novembre 2008, riceviamo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri una risposta, dalla quale prendiamo atto di un interessamento al problema.

Per leggere la risposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri - CLICCA QUI

 

In questa risposta notiamo come venga richiesta ai Ministeri interessati a questo problema una nota con indicati tutti i possibili elementi di valutazione al fine di giungere ad una eventuale iniziativa da assumere al riguardo.

 

In data 02 dicembre 2008 riceviamo sempre dalla Presidenza del Consiglio, che mostra molta serietà nel seguire questo problema, una lettera dove veniamo informati di come è andata avanti la loro richiesta ai vari Ministeri.

Per leggere la lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri - CLICCA QUI

 

Dobbiamo purtroppo constatare come il Ministero dei Trasporti abbia come consuetudine, quella di non rispondere mai. E' grave che non risponda ai cittadini/lavoratori è assurdo che non risponda neanche a chi al di sopra. Siamo sicuri che la Presidenza del Consiglio continuerà a seguire questo percorso, e ci auguriamo che il Ministero dei Trasporti finalmente mostri più serietà.

 

Nel 2007/2008 per non aver voluto ascoltare i lavoratori marittimi, questo Ministero ha firmato decreti devastanti per l'intero settore. Lo ha fatto per incapacità del Ministro Bianchi, per tutelare un progetto fallimentare come quello dell'Accademia del Mare, e oggi signori che i danni sono VISIBILI a tutti, neanche più chi quel decreto volle, può difenderlo. SDM era solo contro quel decreto, e purtroppo avevamo ragione su cosa avrebbe prodotto. Oggi però per il voto qualcosa si sta muovendo, quindi egregio Ministro Matteoli faccia il suo dovere.

 

Pensate che i marittimi sono stimati intorno ai 35.000 cittadini italiani. Non garantire il voto a questi lavoratori equivale a negare il voto ad una intera cittadina (capoluogo). Nel 2009 se non riuscirete a riconoscere, o meglio garantire, questo diritto anche a noi lavoratori marittimi, sarà un grandissimo fallimento della nostra democrazia, è inaccettabile. Vorrebbe dire che in uno Stato Democratico dal 1948 (data dell'entrata in vigore della nostra Costituzione) i governi non sono riusciti a garantire un diritto ad una parte dei suoi cittadini, e Lei Ministro Matteoli si permette il lusso di non rispondere ad una istanza di così gran valore. Lo stesso vale per il Ministero degli Affari Esteri ovviamente.

 

A voi dei media, non ricordatevi di questo problema solo per scrivere articoli ad ogni votazione che si ha in questo paese.

 

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