Sindacato dei Marittimi
Home RSS
Archivio

Cardinal Bagnasco: lavoratori non siano futile zavorraCardinal Bagnasco: lavoratori non siano futile zavorra

Pubblicata il 27.05.2009

 

Leggiamo con molta soddisfazione gli articoli che la stampa sta pubblicando, dove vengono riportate le dichiarazioni del Cardinal Bagnasco, per i pochi che non lo conosocono presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e arcivescovo metropolita di Genova. Cosa ha detto d'importante? Gli ammortizzatori sociali anti-crisi sono "davvero modesti" e i lavoratori non devono essere una "inutile zavorra". Non solo, ha detto anche "in tempo di crisi, i lavoratori non sono "una futile zavorra": il loro "patrimonio di conoscenze e esperienze" sarà la "base da cui ripartire", una volta superata la crisi" e "...serve un "fisco più equo" e attenzione alla "fascia dei precari", che nell'ultimo decennio ha "fornito un apporto decisivo alla riduzione della disoccupazione" e per i quali "gli ammortizzatori previsti sono davvero modesti".

 

Parole bellissime, che ognuno di noi sottoscriverebbe immediatamente, senza ne se e ma. Continua però il Cardinale riferendosi alla Chiesa e dice "Alla Chiesa, il presidente dei vescovi italiani - che interviene all'indomani delle parole del Papa Benedetto XVI sull'emergenza occupazione - chiede "una prossimità ancora più concreta al mondo del lavoro", e ammonisce: "é improponibile una concezione meramente mercantile del lavoro umano, quasi fosse una qualunque merce di scambio sottoposta alla legge della domanda e dell'offerta"

Ora la domanda però che ci poniamo è: a queste parole seguirà azione concreta della Chiesa?

 

Si perchè vede Cardinal Bagnasco, con tutto il rispetto che Le si deve per il ruole che ricopre, per noi che l'abbiamo seguita nel suo lavoro a Genova, che seguiamo Apostolato del Mare membro del Comitato Welfare per la Gente di Mare, quanto da Lei detto è lontano dalla realtà.

 

Dal 2007 ad oggi, i lavoratori marittimi non hanno ben capito da che parte Voi state, perchè sembra che siete molto più vicini proprio a chi la crisi economica ha generato, a chi addirittura la sfrutta anche oggi. Sembra che siete vicini a persone che fanno esattamente il contrario di ciò che Lei dice, e cioè non hanno rispetto per il valore dell'uomo, della famiglia (anche se si battono il petto in Chiesa)!
Sembrate vicini a chi come ben detto da Lei, considera futile zavorra i lavoratori, e che se ne sbarazza quando appunto divenatno "costi".
Sembra che siete vicini a chi considera il lavoratore merce (mercato del lavoro).

 

Profonda e pesante per chi ne afferra il significato la sua frase "....lavoro umano, quasi fosse una qualunque merce di scambio sottoposta alla legge della domanda e dell'offerta" e noi ci consenta umilmente aggiungiamo DIVENTA VERA VERGOGNA QUANDO CI SI RIVOLGE A EXTRACOMUNITARI CHE VIVONO IN DRAMMI, SFRUTTANDO QUESTO PER AUMENTARE I PROFITTI PAGANDO MENO LA FORZA LAVORO.

 

Ci perdoni se dubitiamo del ruolo della Chiesa, ma sinceramente nel nostro settore non abbiamo visto una netta presa di posizione della stessa, nei confronti di chi fa esattamente il contrario di quanto da Lei affermato. Vediamo dare cavalierati a gente che di questa figura ha poco se non niente, vi vediamo circondati solo da chi ha "potere" e difficilmente schierati con chi quel potere lo subisce. SIA CHIARO, PARLIAMO DEL VERTICE DELLA CHIESA (FATTA SALVA LA FIGURA DEL PONTEFICE), IL MASSIMO RISPETTO E GRATITUDINE VA INVECE AI "MISSIONARI" DI QUALSIASI TIPO, ANCHE LORO PARADOSSALMENTE VITTIME DI CHI HA QUEL POTERE DI CUI PARLIAMO.
Siamo convinti che ora vedremo questa presa di posizione, che vedremo un Apostolato del Mare più incisivo nel Comitato Nazionale del Welfare Gente di Mare, e non solo in quel ristretto contesto. Siamo sicuri che ora denuncerete pubblicamente di essere contro censure, ANCHE SE LEGALI. Che ci sosterrete nel chiedere i diritti ancora non garantiti a noi lavoratori marittimi (precari, quando ancora questo termine non era usato per il lavoro). Che sosterrete la nostra richiesta di contrastare le bandiere di comodo, non sempre ma molto spesso, negazione di diritti. Che sosterrete la nostra richiesta per venire in contro ai marittimi abbandonati ( e l'Apostolato del Mare in questo è oggi l'unica realtà che si muove, GRAZIE AI SUOI VOLONTARI).

 

Sappiamo che è uomo impeganto, e che del nostro lavoro poco sa o gli interessa, ma si informi e guardi cosa stiamo facendo, quale lavoro SDM Sindacato dei Marittimi sta portando avanti, non mirato al semplice rinnovo contrattuale ma mirato esattamente a ciò che Lei ha detto nel suo discorso.

 

Ora siamo arrivati tutti ad un bivio, e occorre decidere dove andare. Ora dovete far capire ai lavoratori oltre alle belle parole con chi state. Non solo la Chiesa lo deve fare, ma molte altre realtà sono a questo bivio (anche il Governo). Per quanto riguarda SDM, noi a quel bivio siamo già passati e abbiamo deciso di stare dalla parte dei lavoratori, degli uomini e delle loro famiglie. Abbiamo deciso di stare al di fuori della lobby del potere, dei compromessi perchè pensiamo, anzi crediamo che i diritti non li si debbano contrattare o trattare ma pretendere.

 

Abbiamo preso la strada peggiore, quella che ti allontana dal "successo" o guadagno facile. Abbiamo scelto questa strada e siamo disposti a lavorare sapendo di poter perdere, ma ritenendo il nostro lavoro GIUSTO dobbiamo continuare anche con questa eventualità. Siamo disposti a perdere ma non AD ESSERE CONFUSI con chi predica bene e razzola male, con chi fa il doppio gioco.

Da che parte è SDM Sindacato dei Marittimi è chiaro, possono dire lo stesso gli altri?

 

Commenta la notizia

 

Indietro | Condividi Condividi su Facebook Condividi su Twitter