
SDM: nostra risposta al Ministero dei Trasporti su affaticamento e tabelle armamento
Pubblicata il 25.09.2009
In data 21 settembre 2009 abbiamo risposto al Ministero dei Trasporti nel merito a loro riscontro su affaticamento e tabelle di armamento.
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Vogliamo precisare, che la nostra risposta non ha toni polemici, ma semplicemente abbiamo voluto ribadire quale sia l'idea del SDM Sindacato dei Marittimi, poichè seppur postivo il cenno di riscontro del Ministero la risposta data non era per noi soddisfacente.
Abbiamo ribadito che il Decreto Legislativo 108/2005 non può con le attuali tabelle di armamento essere onorato nella sua interezza, e basta un malore di un solo componente dell'equipaggio che il comando di bordo per continuare la normale attività della nave, viola nell'ordine Dlgs 108/05, CCNL e Codice della Navigazione, poichè garantire la normale turnazione con il rimanente personale e garantire a tutti il giusto riposo, è empiricamente impossibile.
Abbiamo chiesto una modifica a questo punto almeno del decreto sollevando il lavoratore marittimo da responsabilità a lui non imputabili, poichè non solo noi subiamo una normativa piena di vuori legislativi, ma se accade qualcosa gli unici a pagare siamo noi lavoratori. Paghiamo legalmente, ma ancor peggio a volte con le nostre vite.
In questa nostra risposta abbiamo anche chiesto la fine dell'ipocrisia che segue ogni morte bianca, poichè se giustamente Governi e Sindacati Confederali più rappresentativi rivendicano i "poteri decisionali" che i loro incarichi conferiscono, altrettanto dovrebbero rivendicare poi le responsabilità che tali poteri comportano, facendosi personalmente carico di eventuali danni, che una normativa per garantire la sicurezza con la "minima forza", generi.
Non una polemica, ma fermi e coerenti a quanto dicemmo già dal 2007, una richiesta di una globalizzazione delle responsabilità.
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