
Tabelle armamento: dal silenzio al mistero!!
Pubblicata il 05.07.2010
In data 5 luglio 2010 abbiamo scritto al nuovo Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Isp. Capo Ferdinando LOLLI (nella foto).
Per leggere la nota clicca QUI
Per leggere l'intera istanza clicca QUI
Con l'occasione abbiamo rinnovato nostre proposte avanzate precedentemente all'Ammiraglio Raimondo Pollastrini e C.A. Carpinteri, per l'esattezza:
- iniziare attraverso il loro gruppo di lavoro ministeriale a trattare la questione tabelle d'armamento
- redigere verbali ufficiali delle riunioni di questo gruppo di lavoro, e renderle pubbliche
Come sapete il C.A. Carpinteri non ha più dato riscontro nostre note, ma stranamente siamo venuti a conoscenza che in data 7 luglio 2010 il gruppo di lavoro si riunirà per affrontare problema tabelle d'armamento, quindi la domanda viene da se: come mai il C.A. Carpinteri sapendo di questo non ha dato alcun riscontro a nostro sollecito? Dal silenzio passiamo al mistero!
Cosa avrebbe fatto un normalissimo impiegato statale, perchè questo sono. Avrebbe scritto una letterina di poche righe, tipo "con la presente comunichiamo a codesta associazione sindacale, che la richiesta da loro presentata è stata accolta positivamente e in data 07 luglio p.v. il gruppo di lavoro ministeriale si riunirà per discutere di questo argomenti. Con l'occasione informiamo di aver preso visione anche di vostre proposte in merito. Per correttezza e trasparenza vi terremo informati. Saluti".
Ecco, questa è una lettera tipo che sia a Mariscuola Taranto (scuola della Marina Militare Marescialli) o all'Accademia Navale di Livorno, viene insegnata a tutto il personale con stellette. Allora perchè non scriverla?
I motivi possono essere di costo? Beh, potevano farla a carico del destinatario o inviarla tramite mail o fax. Quindi motivi di costo per lo Stato non ce ne sono. La riunione è segreta? Anche questo non regge, sono un gruppo di lavoro ministeriale non agenti dell'intelligence.
E allora quale è il motivo, per non scrivere 2 righe, standardizzate?
Non volevano forse lasciare un segno temporale all'esterno. Oggi tutti i marittimi sanno che il 7 luglio 2010 inizieranno a lavorare sulle tabelle d'armamento, quindi sarà ora facile analizzare i tempi che impiegheranno ad arrivare alle nuove tabelle, e giudicare.
Perchè non vogliono verbali ufficiali pubblici? Semplice, le tabelle che usciranno non porteranno nominativi, quindi responsabilità dirette, ma verranno mostrate come chieste attraverso alcune associazioni, dai lavoratori stessi. Il verbale mostrerebbe, forse, le posizioni di alcuni o la supremazia di altri.
Noi riteniamo che se chi siede a quel gruppo di lavoro sentisse la responsabilità e vedesse che le future tabelle saranno un placebo, dovrebbe pubblicamente alzarsi da quel tavolo e andarsene, prendendo le distanze da certe decisioni. Se cosi non sarà, non basterà dire che si era contrari, perchè si sarà complici.
SDM Sindacato dei Marittimi per questo non ha accettato l'invito del C.A. Carpinteri, perchè noi non partecipiamo a ciò che la nostra coscienza ritiene ingiusto.
Se si parla di sicurezza, di SALVAGUARDIA di vite umane e ambiente, allora l'unica soluzione per garantire questa sicurezza sarà rivedere e in modo consistente le tabelle d'armamento. Aggiungere un solo Ufficiale o riorganizzare i turni di guardia, sarà solo l'ennesima presa in giro. Il legislatore si solleverà da responsabilità, lasciando tutte le eventuali colpe sulle spalle del lavoratore.
Questa gente parla di automatismi, di linee e tipo traversata, argomenti sicuramente da considerare ma ininfluenti su la composizione degli equipaggi. Si parla di vite umane, quindi il punto di partenza è garantire la loro sicurezza. A bordo questa è gestita direttamente dall'equipaggio di conseguenza primo punto da considerare è quanti uomini occorrono per gestire almeno tre emergenze simultanee. Già solo considerando questo, il numero attuale di membri di equipaggio diventa ridicolo.
Da questo poi si passa a dover avere un numero sufficiente di persone per l'ordinaria attività della nave (navigazione, operazioni commerciali) garantendo a queste regolare riposo, e anche qui ricordandosi che si parla di uomini, evitare che una temporanea malattia di alcuni di essi, stressi e affatichi gli altri membri ect ect
Agli armatori e ai sindacati poi si dovrebbe lasciare solo la facoltà nella contrattazione, di aumentare il numero di personale, e non lasciare un potere tale i cui risultati sono davanti a tutti.
La Capitaneria di Porto oggi ha questa occasione, e cioè rivedere le tabelle d'armamento considerando la sicurezza e salvaguardia delle vite umane. Per farlo si potrà avvalere di proposte sia del gruppo di lavoro che di associazioni esterne a questo. Nel 2007 si mancò l'appuntamento per fare un decreto che rilanciasse la marineria italiana, speriamo che ora non manchino anche questa possibilità.
Probabilmente cercheranno solo di arrivare ad un compromesso. Non si avranno responsabili come al solito. Noi stiamo cercando di non permettere che questo avvenga, lavorando anche su altri fronti per rendere possibile questo cambiamento.
Infatti c'è da dire che il potere, che causa Stati e politici deboli, hanno acquisito gli armatori, mette questi in condizione di vantaggio. Per qualsiasi cosa loro non favorevole MINACCIANO Governi di cambiare bandiera alle loro navi. E' chiaro quindi che deve cambiare questa situazione. Questo avviene anche in altre nazioni, basti vedere le ultime notizie che arrivano dal Regno Unito.
Molti diranno è colpa della globalizzazione, del libero mercato. NO è colpa della mancanza di leggi, di accordi internazionali, di non voler trattare le bandiere di convenienza come i paradisi fiscali.
Libero mercato, e lo ribadiamo, non è mercato anarchico. Nella libertà ci sono regole da seguire. Occorrono Governi (politici e dirigenti ministeriali e sindacali) CAPACI di reagire con forza e determinazione. Non deve essere vista come una campagna contro gli armatori, ma una regolamentazione e un equilibrio di forze in campo. Non è accettabile che un armatore MINACCI se non ha ciò che vuole i Governi di cambiare bandiera.
Fateci caso, minacciano di cambiare bandiera alle navi, ma la loro vita, casa, sedi se le lasciano in Italia. Cominciamo a regolare queste cose, secondo noi CONFITARMA tratterebbe per rimanere, come anche l'armamento europeo.
Se il Ministro Tremonti ci sapeva davvero fare, vedevi come uscivano milioni di euro con una lotta contro le bandiere di comodo. La gente si indigna per lo scudo fiscale, e se sapesse che agli armatori per riportarli sotto bandiera non solo non li hanno tassati, ma agevolati? E' che i media, questo lo nascondono.
La Tonnage Tax che cosa è in fondo? E' uno scudo fiscale, con in più non solo il condono ma le agevolazioni. PENSATECI MINISTRI
Leggere nostra nota CLICCA QUI
____________________________________
news correlate (per leggere cliccare sui titoli)
Affaticamento: SDM chiede intervento serio al Ministro dei Trasporti e Lavoro
SDM: sollecitati Ministri su affaticamento e tabelle di armamento
Ministero dei Trasporti risponde su tabelle armamento e affaticamento
SDM: nostra risposta al Ministero dei Trasporti su affaticamento e tabelle armamento
SDM: tabelle armamento, d.lvo 108/05 a che punto siamo?
Tabelle d'armamento: TUTTO FERMO
Tabelle d'armamento: tutto tace!
____________________________________
Per commentare la news clicca QUI
Indietro | Condividi