
SDM: tabelle armamento, d.lvo 108/05 a che punto siamo?
Pubblicata il 16.04.2010
Poco più di un anno fa scrivevamo a questo Governo chiedendo interventi e presentando nostre proposte su argomento tabelle d'armamento, d.lvo 108/05 e quindi trattando il fenomeno affaticamento e stress a bordo delle navi.
In data 15 aprile 2010 siamo tornati a scrivere al Governo. Per leggere nostra ultima nota cliccare QUI(troverete intera istanza dal 2009 ad oggi)
Con questa nostra ultima nota però abbiamo cambiato strada perchè abbiamo fatto, grazie ai nostri iscritti, questa riflessione.
2001, primo Libro Bianco della Commissione Europea politica per i trasporti marittmi 2001-2010. Si chiedeva di trattare tabelle armamento per combattere fenomeno affaticamento.
2006, l'ILO nella famosa Convezione ILO 2006, anche essa tratta argomento ore di lavoro e tabelle armamento per soddisfare tale normativa
2009, pubblica consultazione Direzione Generale Ministero Trasporti su Tabelle Armamento
2009, costituzione di un gruppo di lavoro presso il Ministero dei Trasporti che doveva anche affrontare questa problematica (veniva costituito dopo questo documento, clicca QUI)
Come tutti sanno SDM Sindacato dei Marittimi non fu giudicato all'altezza per far parte di questo gruppo di lavoro (per più informazioni leggere nostra NEWS In che mani è il futuro della Marina Mercantile?) ma pochi mesi dopo fummo chiamati dalla Commissione Europea a far parte di un gruppo di lavoro internazionale per la stesura del prossimo Libro Bianco sulla politica dei trasporti europea. Unici presenti per il trasporto marittimo.
Questo conferma, che la nostra non presenza in tal gruppo non è conseguenza di una nostra incapacità, ma trova altre spiegazioni sicuramente da accettare ma meno nobili. E' chiaro che un sindacato come il nostro non è ben accetto, poichè solleviamo senza problemi o rapporti di sudditanza molte problematiche avanzando proposte scomode. Appena si diffuse la notizia che noi non fummo chiamati, ricevemmo mail che mostravano un dissenso verso questa decisione ministeriale, tuttavia noi di SDM non riteniamo questo isolamento una cosa negativa.
Il nostro compito non è far felici dirigenti ministeriali, ammiragli, armatori o altre associazioni, NOI DOBBIAMO DENUNCIARE LA REALTA' E CERCARE DI ARRIVARE A DELLE SOLUZIONI lavoro che possiamo fare benissimo anche senza far parte di un gruppo di lavoro. A prova rimane la convocazione in Europea.
Ora tornando allo schema iniziale 2001 - 2009 quale è il risultato? PRATICAMENTE CHE LE TABELLE D'ARMAMENTO NESSUNO LE HA TRATTATE Chi oggi le deve trattare? I colleghi ci dicono che dal documento sopra lincato è compito della Capitaneria di Porto e quindi del gruppo di lavoro ministeriale. Questi colleghi ci hanno quindi delegato a chiedere al Ministero il punto della situazione, visto che ORA DI CHI E' IL COMPITO E' CHIARO, CIOE' TUTTI SANNO CHI SONO I RESPONSABILI DI TALE LAVORO E DI CHI SARA' LA RESPONSABILITA' DELLE FUTURE TABELLE D'ARMAMENTO.
In poche parole noi di SDM che abbiamo avanzato proposte e fatto denuncie in passato, oggi essendo noi fuori dal gruppo ma avendo fiducia dei lavoratori, siamo stati chiamati da questi a controllare e pressare affinchè si vedano dopo 10 ANNI dei risultati. LA NOSTRA ATTIVITA' CONTINUA, COME CHIESTA DAI LAVORATORI MARITTIMI.
Questo è per noi un risultato importantissimo, perchè tra i nostri obiettivi c'era quello principe di far tornare i lavoratori marittimi partecipi ed interessati a cosa accade in questo settore, e quale migliore risposta potevamo avere. ORA I LAVORATORI PRETENDONO RISULTATI E NON PAROLE. VOGLIONO SAPERE CHI DECIDE E CHI E' RESPONSABILE DELLE NORMATIVE
L'essere stati messi fuori dal gruppo, l'apprezzamento europeo ha fatto si che i lavoratori oggi si fidano di noi, ci vedono fuori da una certa relatà sopra le parti ED E' COSI'. La realtà mostra che dove siamo scomodi siamo stati isolati, dove servono proposte siamo stati chiamati. SIAMO OGGI LEGITTIMATI NON SOLO DAI VERTICI DELLO STATO ITALIANO (VEDI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AD ESEMPIO) E DALLA COMMISSIONE EUROPEA MA COSA IMPORTANTE DAI LAVORATORI.
Lavoratori che hanno ben capito che essere non presenti a quei tavoli non è nostra impotenza rappresentativa, ma al contrario pesante presenza e libertà di continuare a fare una attività sindacale come la nostra, presentando proposte e non temendo di dire la realtà com'è.
Cosa proponemmo noi del SDM Sindacato dei Marittimi
Noi proponemmo di aumentare il personale a bordo, seguendo criteri diversi dagli attuali, cioè coinvolgendo anche gli ingegneri navali e specialisti in sicurezza, per formare numericamente un equipaggio che potesse affrontare più emergenze simultanee, e alla Commissione Europea abbiamo proposto anche l’introduzione del comandante in seconda. CERTO NOI FACCIAMO AUMENTARE I COSTI PER LE COMPAGNIE quindi meglio non prendere in considerazione queste proposte. Abbiamo anche detto che le Capitanerie di Porto possono facilmente tramite brogliacci di bordo, trovare anomalie nei registri delle ore di lavoro e riposo, intervenendo non punendo il marittimo vittima di questo sistema, ma punendo l’armatore. Non è una azione punitiva, ma per responsabilizzare. Proponemmo di sollevare il Comandante dalle responsabilità dovute a mancanza di personale visto che le tabelle minime non consentono di seguire la legge e contrattazioni.
Prima di chiudere vi lasciamo ad una riflessione. In questi giorni i sindacati confederali attraverso media mostrano una preoccupazione dovuta alla constatazione che l’occupazione di personale italiano «stia sparendo» non solo nei traffici internazionali, ma anche in quello cabotiero. Una costatazione che ad essere buoni e credendo nella buona fede arriva con decenni di ritardo, e dopo aver accettato normative molto discutibili. Se pensiamo al problema tabelle d'armamento però dobbiamo dire che, mentre è spiegabile perchè CONFITARMA cerca di non trattarle pur parlandone, è strana la immobilità dello Stato e dei sindacati. Un buon armatore è quello che se preventiva di aumentare il suo guadagno di 2mln di euro e invece arriva a 1, dice che ha perso quindi è normale che tuteli i suoi interessi anche se lo potrebbe fare con più etica. Ma tutti gli altri che motivazione hanno a stare fermi o peggio negare il problema?
Abbiamo dato a dei bambini di terza media un compitino matematico sulle ore di riposo applicate come da normativa su equipaggio attuale di navi. Sono giunti alla conclusione che i conti non tornano, forse dobbiamo attendere che queste giovani menti arrivino in certi posti?
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