
Pirateria: si facciano meno dichiarazioni e più fatti
Pubblicata il 29.04.2009
Nella news "Ignazio Messina: c'è tempo per parlare, ora è più saggio tacere" (leggi) invitavamo l'armatore genovese a tacere, poichè ora vista questa crisi è la cosa migliore da fare ma soprattutto per non attirare l'attenzione dei pirati su determinate navi o nazionalità.
Oltre ai Messina dovrebbero cominciare a tacere anche i media, soprattutto perchè offrono una informazione molto scadente. La Melody viene fatta passare per nave da crociera italiana, quando a poppa c'è la bandiera panamense, quindi si capisce che pur di far passare una notizia già grave di per se, la si alimenta fornendo dati errati, e generando ancor più allarmismo.
E così oggi purtroppo prendiamo atto dell'attacco dei pirati alla nave italiana (questa volta realmente italiana) Jolly Smeraldo, una nave guarda caso dell'armatore genovese Messina. Non dobbiamo aggiungere altro, la realtà per chi non è cieco è ben visibile a tutti.
Si sta giocando con il fuoco, e ci auguriamo che tutti capiscano le responsabilità che alcune dichiarazioni comportano, e oggi toni di sfida verso questi pirati, sono altamente nocivi per tutti noi marittimi, e totalmente da irresponsabili giocando con vite umane.
Chi deve gestire questa crisi non è certo aiutato da queste dichiarazioni che inaspriscono questa situazione già complessa. Sfidare chi non ha nulla da perdere è estremamente pericoloso.
Ci auguriamo che si smetta di dare spazio ai pirati, che sono attratti dall'essere sempre nelle notizie dei media, e si lasci lavorare con serenità chi ha il compito complesso di gestire questa crisi. Se proprio si vuole fare informazione la si faccia, dando informazioni corrette e evitare dichiarazioni di sfida, poichè le vite poi in richio sono dei marittimi e non di chi da terra gioca al generale di risiko.
Agli armatori e sindacati confederali, BASTA PERDERE TEMPO, firmate un accordo immediatamente poichè contrattualmente almeno si possa dare giusto riconoscimento economico al rischio dei lavoratori, e non trovarsi poi domani con persone danneggiate che triboleranno per vedere i loro diritti e tutele riconosciute.
Non starete prendendo tempo, per aspettare che finisca questa crisi? Cominciate a fare la vostra parte, e lasciate a chi ha potere il risolvere questa situazione. A noi sembra che fate solo tante dichiarazioni, ma ciò che è direttamente nelle vostre mani rimane fermo.
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