Sindacato dei Marittimi
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European Merchant Marine Academy: SDM la riproponeEuropean Merchant Marine Academy: SDM la ripropone

Pubblicata il 19.08.2009

 

A fine luglio abbiamo inviato al Governo, alla Commissione Europea e alla CONFITARMA, un opuscolo che è da ritenersi una base per poi arrivare ad un vero progetto per la costituzione della prima Accademia della Marina Mercantile Europea (a corso universitario).

 

Per scaricare l'opuscolo clicca QUI

 

Già in data 07 aprile 2009 inviammo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Vice Presidente CE Antonio Tajani e ai Ministri Gelmini e Matteoli una istanza che riguardava la costituzione della prima Accademia Europea della Marina Mercantile, a percorso universitario.

 

Per leggere l'istanza clicca QUI

Per leggere la news clicca QUI

 

Chiudevamo l'articolo in questo modo: Al Governo diciamo "possiamo rimanere la piccola Italia dei poli formativi, dei corsi IFTS chiamati accademie, o possiamo prenderci il prestigio europeo e dimostrare a tutti che siamo capaci di trasformare progetti ambiziosi in realtà". SDM Sindacato dei Marittimi rinnova la massima collaborazione. Però per mirare a grandi risultati si deve mettere in cantina chi sino ad oggi non è stato in grado, capace di pensare in grande, di guardare al futuro, di pensare agli interessi della comunità e non propri.

 

Dobbiamo prendere atto che per ora l'Italia ha deciso di rimanere fanalino di coda, preferendo corsi IFTS che si stanno aprendo per tutto lo stivale. La frammentazione è ormai parola d'ordine, e tal proposito mettiamo di seguito due bandi che se analizzati parlano da soli.

- Bando corso 500 ore per elettricisti di bordo (clicca QUI) riservato a operatori elettrici Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Statale o provenienti dall’Istituto Professionale di Stato per le Attività Marinare.

- Bando di 500 ore per MODULO DI ALLINEAMENTO PER DIPLOMATI A INDIRIZZO DIVERSO DA QUELLO NAUTICO, che fornisce un titolo di studio equipollente a quello nautico (clicca QUI)

 

In poche parole il percorso attualmente scelto è quello della massima frammentazione, di una diminuzione di qualità nella preparazione e professionalità, ma peggio totalmente basato su concetti illogici.

 

Ricordiamo che quando fu aperto il primo corso post diploma IFTS, chiamato Accademia del Mare, fu motivata questa scelta sostenendo che la sola preparazione offerta dagli Istituti Tecnici Nautici era insufficiente. A dirlo erano per primi gli armatori, seguiti poi da sindacati e Collegio Capitani. Come non ricordare un articolo del Collegio che sosteneva che gli Ufficiali italiani erano meno preparati di quelli filippini!

Da questa loro posizione, si è arrivati al paradosso. Tutti hanno sostenuto il famoso decreto 30/11/2007 firmato dall'allora Ministro Alessandro Bianchi, che stabilisce 2 cose:

 

1 - diminuzione dell'esperienza di bordo richiesta come requisito per sostenere l'esame per acquisire la qualifica di Ufficiale di Marina

 

2 - l'apertura di questo settore lavorativo a tutti i tipi di diploma, con un corso di allineamento di 500 ore e frammentato (con limitazioni).

 

La prima domanda che viene è: ad un diplomato nautico serve un corso post diploma poichè non è preparato, e ora gli armatori imbarcheranno ad esempio un diplomato dell'artistico con un corso di 500 ore di allineamento? Veramente coerenti!

 

Se analizziamo il bando per divenire elettricisti di bordo, si nota la totale illogicità. Anche in questo caso si parla di 500 ore (sarà un numero magico) ma destinato a ragazzi diplomati già specializzati per fare gli elettricisti. Non solo questi con il loro diploma possono sia fare questo corso per diventare elettricisti, che quello per conseguire il diploma nautico sempre con 500 ore.

 

Se i diplomati nautici (circa 1700 l'anno) non trovano imbarco con il solo diploma, quante possibilità avranno quelli con il corso di allineamento? Dovranno anche essi entrare poi nei corsi IFTS? Frammentare vuol dire aumentare spese per lo Stato, far finta di aumentare le possibilità di lavoro e aumentare la disoccupazione, e peggio far perdere tempo prezioso a dei giovani. Aumenteranno le vocazioni o la disoccupazione e gli illusi da una carriera facile e alti guadagni?

 

Ci fermiamo qui, c'è tempo per fare altre analisi.

 

Ma allora vi domanderete, perchè quanto propone SDM è migliore? Il nostro progetto riesce a soddisfare tutti i vari obiettivi preposti. Il primo aprire questo settore a tutti i diplomi, ma riconoscendo a chi proviene da percorso nautico l'aver fatto una scelta e quindi non dequalificare gli Istituti Tecnici. Il secondo è garantire a chi non proviene da percorso nautico una formazione completa che non limiti la carriera, ma soprattutto senza frammentare o illudere. C'è un aumento della preparazione sostanziale.

 

E.M.M.A riconquisterà l'interesse dei giovani, che attraverso questa Accademia avranno molte possibilità di impiego non rimanendo vincolati al solo aspetto "imbarco". CONSIDERATE CHE NEGLI USA, GLI UFFICIALI DELLA LORO ACCADEMIA (www.usmma.edu ) oltre a seguire la carriera in mare, arrivano in posti dirigenziali nelle Istituzioni, questo vuol dire avere dirigenti statali che si occupano di un settore particolare come al nostro, altamente qualificati (ad esempio, una frammentazione di formazione come organizzata in Italia, MAI sarebbe stata partorita, o anche un decreto come quello 30/11/2007 sarebbe stato scritto in modo migliore e ben gestito ....). Altri diventano ingegneri, altri trovano impiego in assicurazioni, in attività o autorità portuali, altri insegnano ect ect

 

I loro Ufficiali, possono durante la carriera decidere di cambiare lavoro e non sono vincolati a vita a navigare. Questo aumenta l'interesse dei giovani verso un mestiere duro come questo, che non si può fare dai 20 ai 65 anni! Possono decidere di fare la carriera fino ad un certo punto e poi trovando altro impiego, sempre di un certo livello, farsi una famiglia agevolando un cambio generazionale a bordo delle navi e posti di lavoro.

 

Non solo. I PAESI TERZI STANNO PREFERENDO PERCORSI DI LAUREA PER I LORO FUTURI UFFICIALI DI MARINA, PAESI COME INDIA O USA ORMAI GIA' HANNO UNA BUONA PERCENTUALE DI LAUREATI. QUESTO IN POCHI ANNI METTERA' I NOSTRI GIOVANI FUORI MERCATO DEL LAVORO, O MEGLIO LIMITERA' LORO CARRIERA ED EVENTUALI PASSAGGI IN POSTI DI LAVORO PRESTIGIOSI A TERRA. Attualmente un Ufficiale indiano, su nave italiana percepisce una paga maggiore del Comandante italiano.

 

COME POTRETE LEGGERE E' UN PROGETTO AMBIZIOSO E COMPLESSO MA REALIZZABILE. NON CI SONO SCUSE PER BOCCIARLO, SOPRATTUTTO SE TUTTI SONO CONCORDI CHE OCCORRE AUMENTARE LA FORMAZIONE DEI MARITTIMI! O NO? A LIVELLO ECONOMICO EFFETTIVAMENTE CI SONO DELLE SPESE VIVE INIZIALI, MA IL "NOSTRO GRUPPO DI LAVORO" HA MOLTE IDEE SU COME POI RENDERE L'ACCADEMIA EUROPEA PER BUONA PARTE AUTONOMA (IDEE CONTENUTE NEL VERO E PROPRIO PROGETTO).

 

VI CHIEDERETE, ALLORA PERCHE' SDM NON RENDE PUBBLICO L'INTERO PROGETTO? QUESTO E' LEGATO AL FATTO CHE E.M.M.A POTREBBE INTERESSARE ANCHE AD ALTRI PAESI COMUNITARI. SDM, HA PRESENTATO QUESTA PROPOSTA AL GOVERNO ITALIANO, MA CHIARAMENTE SE L'ITALIA NON E' PRONTA O PEGGIO CAPACE, RITENIAMO GIUSTO PRESENTARE IL PROGETTO ALLE ALTRE NAZIONI EUROPEE. IL NOSTRO INTERESSE E' CHIARAMENTE MIGLIORARE IL CLUSTER MARITTIMO, E SAREMMO MOLTO CONTENTI NEL VEDERE L'ITALIA "CATENA DI DISTRIBUZIONE" DI QUESTO PERCORSO, RICONQUISTANDO UN PRESTIGIO CHE SENZA FALSA MODESTIA CI APPARTIENE STORICAMENTE. TUTTAVIA SDM NON E' LO STATO, NON FA PARTE DI LOBBY O GRUPPO DI PRESSIONE E QUINDI POSSIAMO FARE PROPOSTE, MA SE QUESTE PER MOTIVI NON CHIARI VENGONO SEMPRE RESPINTE, ALLORA OCCORRE PROCEDERE PER ALTRA STRADA, E BEN VENGA UGUALMENTE SE A INIZIARE QUESTO PERCORSO SARA' ALTRA NAZIONE EUROPEA.

 

Da cittadini italiani, da marittimi abbiamo presentato nostra proposta che riteniamo sia la vera strada per un rilancio della Marina Mercantile e soprattutto riportare i giovani verso questo mestiere.

 

Crediamo non sia screditare sostenere che il loro obiettivo di aumentare la professionalità sia miseramente fallito, anche se prolifica. Il percorso frammentato non è equo e giusto, ne verso chi proviene da percorso nautico, ne tanto meno per chi vorrebbe intraprendere questa carriera seppur proveniente da altro percorso scolastico. Nel progetto E.M.M.A abbiamo chiesto l'aiuto dei ragazzi, e siamo soddisfatti nell'aver constatato che non si lasciano facilmente illudere, e che preferiscono un percorso formativo serio. Si consideri che abbiamo voluto ascoltare soprattutto chi non proveniva da percorso nautico. Tutti hanno concordato comunque che è GIUSTO riconoscere a chi proviene da percorso nautico un "occhio di riguardo". Hanno espresso l'idea che a chi non proviene da percorso nautico deve essere data la possibilità di accedere in questo settore lavorativo, ma per vera motivazione e quindi accettando un percorso di laurea, e non usando escamotage legislativi utili solo a chi vede l'occasione e non per vocazione. Questo mestiere non si può fare per "occasione".

 

Avremo modo di analizzare meglio la nostra proposta, per punti specifici, per ora vi lasciamo con una frase su cui riflettere: quando una legge offende il senso di giusto delle persone, vuol dire che quella legge è errata.

 

Umiliare, offendere i sacrifici fatti da ragazzi e famiglie è la cosa peggiore che uno Stato può fare, e oggi i ragazzi del nautico e loro famiglie è questo il sentimento che provano.

 

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