Sindacato dei Marittimi
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Comandante: pagato meno dell'extracomunitario, e con sempre meno potereComandante: pagato meno dell'extracomunitario, e con sempre meno potere

Pubblicata il 12.05.2009

 

Vi ricordate questi articoli?

Ma quanto è la paga dei nostri colleghi filippini?

Filippini privilegiati? (chiarimento su questo articolo)

Al timone della petroliera per 11.000€ al mese!!

e in particolare questo L'India apre ai marittimi italiani.

 

In questi articoli parlammo delle differenze salariali tra un italiano e un extracomunitario, mostrando il guadagno che un armatore ha, impiegando questa forza lavoro. Abbiamo continuato però a studiare questo argomento, e così oggi vi mettiamo a conoscenza di un'altra situazione e realtà molto interessante. Prima di tutto nello Stato Maggiore gli extracomunitari sono trattati in modo diverso a seconda la loro nazionalità. Avremo quindi un filippino pagato di meno se raffrontato ad un indiano. Il filippino è così pagato:

- 6200USD corrispondono a 3983,04€ Primo Ufficiale

- 3500USD corrispondono a 2248,49€ Secondo Uff. Cop.

- 3000USD corrispondono a 1927,27€ Terzo Uff. Cop.

Se prendiamo in considerazione invece le Dry Cargo/Bulk Carriers avremo:

- 4500USD corrispondono a 2890,91€ Primo Ufficiale

- 2800USD corrispondono a 1798,79€ Secondo Uff. Cop.

- 2500USD corrispondono a 1606,06€ Terzo Uff. Cop.

 

Ma cosa avremo, se il confronto lo facciamo tra il Comandate italiano e gli ufficiali indiani? Rimanendo sempre fermi sul concetto che l'armatore NON CI RIMETTE MAI, quello che emerge è un punto su cui riflettere e seriamente. I dati che leggerete sono di personale di stessa nave, stessa mensilità. Ecco i dati emersi dagli statini paga:

Comandante italiano 4.323,03€ (CCNL Italiano)

Direttore Macchina Indiano 8.380,00$ pari a 6.143,92€ (ITF)

1 Ufficiale Macch. Indiano 6.430,00$ pari a 4.714,25€ (ITF)

2 Coperta Indiano 4.050,00$ pari a 2.968,33€ (ITF)

 

Ora penserete, avranno preso una compagnia mediocre come riferimento, ebbene no, è una compagnia di una certa importanza. Nave italiana, personale multietnico dove gli italiani chiaramente sono la minoranza.

 

Come vedete altro che 11.000€ al mese come intotolava un articolo della nostra stampa nazionale (non a caso tra quelle meno libere al mondo), ma non solo l'armatore italiano da riconoscimento economico, quindi valore professionale, superiore ad un extracomunitario che non a un italiano. Non vogliamo dire che un indiano non valga, ma è chiaro che in una organizzazione piramidale basata sulla gerarchia, questa situazione innesca problemi nel gestire la situazione, ed è una frustazione non vedere riconosciuta la propria professionalità e il proprio valore.

 

A questo punto ci chiediamo, perchè non farci applicare anche noi il contratto ITF, migliore di quello nazionale italiano? Non pagheremmo le tasse (così il Ministro Tremonti può anche risparmiare 5€ di raccomandata per rispondere a noi marittimi), nel caso del Comandate un aumento di 2000€ e molti più diritti.

 

Abbiamo avuto una segnalazione di un Comandante che voleva sbarcare un extracomunitario per incapacità. Bene questo ha chiamato la sua agenzia che ha chiamato l'armatore italiano, e alla fine a rischiare lo sbarco fu il Comandante italiano, con preghiera della Compagnia a non generare ulteriori "problemi". Non solo, questo marittimo extracomunitario ha preso in barzelletta il Comandate davanti l'equipaggio. Si perchè ormai a bordo grazie alla MULTIETNICITA' l'equipaggio si divide in comunità, quella filippina, quella indiana, quella ucraina e così via, e sulle navi bandiera italiana alla fine noi siamo in minoranza. Viene imposta una cultura non nostra, addirittura la cucina viene allineata a quella degli extracomunitari, in più grazie al potere delle varie agenzie e una sudditanza dovuta al guadagno da parte delle compagnie, la disciplina a bordo è seriamente minata.

 

Stiamo trattando questo argomento, poichè le segnalazioni ormai di queste vicende sono giornaliere, e non solo Comandanti si lamentano, ma anche Nostromi e Ufficiali che si vedono derisi da queste persone, che arrivano addirittura a lasciarli soli nello svolgimento delle manzioni, perchè devono fare la pausa caffè!

 

E' chiaro, che tra questi lavoratori extracomunitari c'è bravissima gente, professionalmente preparata, gente che cerca grazie a questo mestiere di avere una vita migliore, tuttavia non si può arrivare ad avere una anarchia a bordo di una nave, non si può trasformare una nave italiana in una sorta di comunità di varie etnie dove la maggiore impone la propria cultura a bordo.

 

La multietnicità è un bellissimo concetto, molto umano ed è interessante quello che nasce di positivo dall'incontro di culture diverse, tuttavia oggi si deve tenere conto prima di tutto della SICUREZZA sotto tutti gli aspetti. Non bisogna fare di tutta un erba un fascio, ma neanche negare la realtà per fare i buonisti o portare avanti idee utopiche. Ci riferiamo ad un sindacalisti della CISL/ITF che elogia questa situazione, non prendendo e a volte negando l'evidenza. Tra i problemi fondamentali possiamo da subito elencare i seguenti:

1 - multietnicità=antisindacalismo, poichè come detto la nave si divide in comunità, e per noi italiani equivale essere sempre nella minoranza, senza poter far nascere così un senso di unione di una categoriga;

2 - culture diverse. E' impensabile soddisfare tutti, e spesso quella maggioritaria, a dispetto anche della bandiera della nave, impone la propria cultura. Non parliamo solo religiosa, che forse è quella che genera meno problemi, ma proprio di modo di vivere. Basti pensare che casi di ufficiali e comandanti che subiscono minaccie e oltre, sono in aumento. E' chiaro che se a bordo inviamo gente proveniente da "guerriglie" anche se cercano di scappare da quella drammatica realtà, hanno un modo diverso di confrontarsi, lontanissimo dal nostro. (è solo uno dei tanti esempi)

3 - lingua. Seppur l'inglese è la lingua ufficiale per i trasporti marittimi, è anche suggerito dall'IMO stessa di evitare troppe provenienze diverse, poichè in casi di emergenza è preferibile avere equipaggio che parla stessa lingua. Inutile fare i professoroni come qualcuno di Genova, basti pensare che molte persone che ricoprono posti di responsabilità ed influenti, preferiscono sempre l'interprete, per evitare esprimendosi in una lingua diversa dalla propria di essere fraintesi, pensate in piena emergenza cosa vuol dire questo. QUESTO NON GIUSTIFICA NON SAPER L'INGLESE, MA DOBBIAMO TENERLO PRESENTE

4 - condizioni economiche diverse e squilibrate. Già i rapporti sociali a bordo sono complessi, questo aspetto non facilita chiaramente la situazione 5 - lo Stato Maggiore che governa la nave, spesso si trova a perdere la propria autorità, poichè ha di fronte una comunità maggiore e diversa. Capita che già lo stesso Stato Maggiore si divida, quindi pensate la difficoltà di gestire tale situazione

 

Ai colleghi, denunciateci queste situazioni, noi le renderemo pubbliche e non badate ad una stampa scorretta e suddita, oggi grazie ad internet la gente cerca anche altri canali informativi, quindi queste realtà prima o poi dovranno essere trattate da chi oggi le sfugge.

 

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