
Pirateria: Ignazio Messina finalmente parla di aspetto umano!
Pubblicata il 02.05.2009
Di seguito riportiamo le parole dell'armatore genovese Messina, e finalmente anche se sono ancora solo parole, inizia a capire:
«Misure concrete, immediate ed efficaci, al di là delle parole di circostanza e della partecipazione» sono state richieste da Stefano Messina, amministratore delegato della compagnia alle autorità italiane e internazionali. «Non si può certo andare avanti così - sottolinea Messina - che la pirateria in quella zona fosse un problema si sapeva, come si sapeva che il fenomeno si stava estendo e intensificando, ma ora la situazione è degenerata. È intollerabile, e non lo dico pensando ai costi, che pure sono altissimi, perché per sfuggire ai pirati le navi devono allungare i percorsi, con aumenti del consumo di carburante, delle spese di assicurazioni e altro, lo dico per quanto riguarda l’aspetto umano. Noi siamo particolarmente esposti, abbiamo sette navi che fanno Aden, comunque è un problema internazionale». «Facciamo appello alle nostre autorità - prosegue l’armatore - perché intervengano, coinvolgendo i governi degli altri paesi, perché venga garantita una maggiore presenza militare internazionale. La Jolly Smeraldo ha subito lanciato l’allarme quando è stata attaccata, ma la nostra “Maestrale” era a Gibuti e la nave europea più vicina, una fregata tedesca, a 200 miglia di distanza, sei o sette ore di navigazione. Si facciano più pattugliamenti o scorte ai convogli, una misura non esclude l’altra e non sta a noi dire quale sia la più opportuna. Parliamone e chi ha la responsabilità di decidere lo faccia, ma subito».
Prima di tutto, se alcuni giorni fa avesse detto questo invece che inneggiare azioni di forza, probabilmente non attirava a se una reazione immediata da parte di questi pirati.
Questo fenomeno è bene dire subito una cosa, non lo si fermerà mai, al massimo lo si può arginare e controllare. Secondo noi del SDM Sindacato dei Marittimi prima di tutto occorre, ora che il mondo ha capito che esiste questo problema, non dare ulteriore eco a questi pirati moderni, che sono anche attirati da questa attenzione mediatica. Fatto questo, occorre una sinergia tra Stati, gestendo il denaro in modo da offrire una azione efficace e ben coordinata. Oggi l'Aden non è sotto un controllo, ma vi sono solamente navi militari che pattugliano ma senza una buona organizzazione. Questo vuol dire che si devono riunire ad un tavolo gli Stati Maggiore delle Marine Militari in modo che questi analizzino la situazione, e mettano in essere una azione di controllo organizzata, sotto una unica regia. Militari a bordo? Buona idea, seppur molto costosa e che aumenterebbe la violenza anche dei pirati.
La nostra proposta. Gli Stati aiutino la Somalia a tornare ad un governo stabile, questo farebbe in modo che associazioni terroristiche non finanzino più questi pirati, e i pescatori non si trasformino in pirati. Si faccia entrare in questa collaborazione gli Stati vicini alla zona, questo restringerebbe anche se poco, lo scenario di azione dei pirati. Si organizzi un canale di sicurezza dove far passare le navi in convogli, in modo di seguirle non necessariamente con scorta (ma questo lo devono decidere i militari) sapendole tutte in formazione. Chiaramente rimane il problema delle navi appoggio, ma diminuendo i riscatti che oggi riescono ad avere, con il tempo anche questo verrebbe diminuito sostanzialmente.
SDM Sindacato dei Marittimi non fa mai mera polemica, ma offre sempre il suo contributo, cosa che i Messina farebbero bene a prendere in considerazione. A tale proposito, poichè hanno parlato di fattore umano, accettino pubblicamente la nostra proposta e senza attendere inizino a dare ai nostri colleghi una indennità rischio e in questo caso anche quella di subito attacco.
Anche noi chiediamo l'intervento serio delle Istituzioni, ma nello stesso momento anche quello dell'armamento italiano poichè questi ultimi possono in poche ore in modo trasparente e pubblico, aggiornare il contratto prevedendo queste indennità (anche retroattive, ricordiamoci i nsotri colleghi ancora nelle mani dei pirati). Dimostrino anche loro di Confitarma di non fare solo parole, ma anche i fatti.
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