Sindacato dei Marittimi
Home RSS
Archivio

SDM: sollecitati Ministri su affaticamento e tabelle di armamentoSDM: sollecitati Ministri su affaticamento e tabelle di armamento

Pubblicata il 01.06.2009

 

Abbiamo inviato al Minsitro Sacconi, al Ministro Matteoli e per giusta conoscenza al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un sollecito per affrontare il problema tabelle di armamento e quindi affaticamento e diminuzione di sicurezza che le attuali tabelle comportano.

 

Per leggere il sollecito cliccare QUI

 

Generalmente per sollecitare occorre attendere dei tempi ben stabiliti, per dare alle persone il "tempo" necessario per dare riscontro. Conoscendo la totale indifferenza che i Ministri italiani hanno nei confronti del settore marittimo, preso atto dell'ultimo dramma sfiorato sul traghetto Vincenzo Florio, finito bene grazie alla elevata preparazione professionale del marittimo (tutto l'equipaggio) e da fattori che comunque non si devono nascondere, come ottima risposta dei passeggeri al panico (dovuta al fatto che hanno visto in che mani erano), una condizione meteo non particolare, vicinanza altra nave e possibilità di avere immediati soccorsi, SIAMO STATI COSTRETTI A RICHIAMARE I DUE MINISTRI PRIMA DI TALE TEMPISTICA.

 

Non entriamo nel merito del caso specifico, lo sciacallaggio del dramma sfiorato lo lasciamo ad altri, ma è chiaro che si deve lavorare per aumentare la sicurezza e salvaguardare la vita umana in mare.

 

La domanda è: questa volta l'unione di tutti questi fattori ha portato a leggere notizie non drammatiche, ma quanto possiamo sfidare la sorte?

 

Oggi molti rilasciano dichiarazioni ai media, contrarie a quelle rilasciate però quando giustificarono apertura di corsi IFTS (che chiamano accademie!) sostenendo che i marittimi DEBBANO ESSERE RIQUALIFICATI. Chissà se qualcuno sosterrà ancora che dorme sonni tranquilli solo se ha personale extracomunitario! Vorremmo vedere la faccia di chi firmò un decreto molto dubbio nella sua motivazione, che richiama TUTTI i marittimi che avevano già acquisito la certificazione MAMS ( marittimo abilitato per i mezzi di salvataggio) a fare un esame per dimostrare di saper utilizzare i mezzi di salvataggio. Quando uscì tale decreto molti si chiesero anche a che fossero servite le visite fatte a bordo dalla Capitaneria di Porto negli anni, mirate a verificare tale capacità. L'unico risulatato di tale decreto? Che i lavoratori marittimi devono sostenere una spesa inutile, e guarda caso infatti il Ministro Tremonti se ne rimane in silenzio per evitare di riconoscere agevolazioni a noi lavoratori marittimi.

Pensate che se solo 20.000 lavoratori hanno fatto tale prova, per avere il timbro avranno pagato marche da bollo. Considerandone solo una marca da bollo (ma dovrebbero essere 2), l'entrata dovuta a questo decreto è di ben 280.000€ (560.000€).

 

Ai colleghi del Florio, che tale prova l'hanno fatta in mondo visione, l'esame verrà richiesto?

 

SDM Sindacato dei Marittimi come tutti sapete non è mai entrato nel merito della privatizzazione Tirrenia, anche perchè questa società come spesso detto è altamente sindacalizzata, e le sigle in questione sembrano più in lotta tra di loro che intenzionate a risolvere il problema, che non può essere imputato solo al fallimento dei vari governi (che hanno comunque grandi responsabilità). Tuttavia, pur rimanendo al di fuori di questo argomento, visto il lavoro dei sindacati confederali, visto quello di Confitarma, la loro capacità a fornire dichiarazioni contrastanti a seconda la vicenda ci domandiamo: i privati saranno capaci di sostituirsi alla flotta di stato? Saranno capaci a tutelare la professionalità dei marittimi italiani? Quante possibilità ci sono reali che le loro logiche di mercato e sindacali, non trasformino questa realtà italiana, in multietnica? L'unica sicurezza? che loro avranno guadagni altissimi, ma a quali costi?

 

In ogni loro convegno, sia Confitarma che OO.SS. confederali dicono quanto sono bravi, e poi ad ogni evento negativo sparano contro altri sostenendo di non avere MAI RESPONSABILITA'. Prendiamo ultimo caso pirateria. Confitarma e CGIL, CISL e UIL chiedono incontro al Governo per discutere la soluzione pirateria. Nessuna proposta avanzata pubblicamente per scritto, ma solo richesta incontro mentre da febbraio 2009 queste sigle non hanno ancora trattato ciò che concerne la parte contrattuale legata al problema. Chiedono intervento ONU, e chi come noi segue da vicino il fatto sa bene che questo è già stato chiesto, di seguito riportiamo una new ITF del 22 maggio 2009:

 "Calls on UN to lead anti-piracy force Delegates from 66 countries, the European Union (EU) and International Maritime Organisation have called on the United Nations to coordinate an international force to combat piracy off Somalia. The call came at the Kuala Lumpur International Conference on Piracy and Crimes at Sea, as reported by Lloyd’s List.......... "

Eppure ricordate le dichiarazioni di Stefano Messina, il firmatario del nostro CCNL? Per chi ha già dimenticato ecco dove leggere cosa è avvenuto: (cliccare sul titolo per leggere la news)

Ignazio Messina: c'è tempo per parlare, ora è più saggio tacere

Sindacati Confederali: pirateria, dovevate lavorare prima

Pirateria: si facciano meno dichiarazioni e più fatti

Pirateria: l'armatore Messina risarcirà i suoi lavoratori!

Pirateria: Ignazio Messina finalmente parla di aspetto umano!

 

e poi quando scrivono al Governo, chiedono incontro senza esporre pubblicamente a tutti noi, le loro idee. Come si dice carta canta... quindi meglio le sole parole.

 

Qualcuno dirà ma SDM Sindacato dei Marittimi invece, come si comporta? Cosa dice? Ecco la risposta:

Il Presidente del sindacato marittimi illustra il fenomeno pirateria e parla del Buccaneer

Pirateria. La vicenda dei marittmi del 'Buccaneer' vista dal Sindacato dei Marittimi

 

Argomenti correlati

Affaticamento: SDM chiede intervento serio al Ministro dei Trasporti e Lavoro

 

Confitarma e CGIL-CISL-UIL: ora si muovono?

 

Indietro | Condividi Condividi su Facebook Condividi su Twitter