Sindacato dei Marittimi
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Appello degli armatori: Appello degli armatori:

Pubblicata il 08.06.2010

 

Solo poco tempo fa leggevamo:
Between 1980 and 1995 Italian shipping companies took on no officer cadets.
This has led to a shortage of experienced Italian seafarers in the age range of 29 to 44 years. This is now having a serious affect on recruitment for the Italian shore based maritime sectors. It is also adversely affecting the retention of the officer cadets who started in the industry after 1995.


Oggi gli armatori dopo aver generato il crew shortage, essere stati premiati per questa scellerata politica con Tonnage Tax, CHIEDONO UFFICIALI ITALIANI.
Il decreto 30/11/2007 fu fatto firmare su loro pressione e su quella dei sindacati confederali per diminuire l'esperienza dei cadetti, sostenendo che questo avesse insieme alla loro Accademia del Mare di Genova, un corso post diploma, risolto il problema.

Se la prendono con lo Stato. Pensate che il progetto EMMA European Merchant Marine Academy da NOI proposto e apprezzato dall'Europa, a regime formerebbe più di 800 Ufficiali l'anno, con laurea, CONFITARMA NON CI HA MAI DATO UN RISCONTRO ALLA NOSTRA PROPOSTA.

Il Presidente di Confitarma dice "Il mio non è un allarme o un atto d’accusa, ma è una constatazione sostenuta da numeri — racconta — La flotta italiana continua a crescere e per, questo, ha bisogno di personale, ufficiali e marittimi. I posti di lavoro sono pronti, se avessimo mille ufficiali potremmo dare altrettanti posti di lavoro. Il fatto è che non li abbiamo"

Non potrebbe essere un atto di accusa per il semplice fatto che i colpevoli hanno un nome: ARMATORI ITALIANI

Ma come si permette il SDM Sindacato dei Marittimi di andare contro il dinasta armatore? Infatti non lo facciamo noi, ma la stessa loro finta Accademia del Mare, quando su wikipedia scrive:
Per tutti gli anni 1980 e buona parte degli anni 1990 l'armamento italiano ha puntato, per motivi essenzialmente economici, all'utilizzo di forza lavoro straniera a bordo delle proprie navi mercantili, finendo così da un lato per trascurare la lunga tradizione marinara italiana, dall'altro per chiudere le porte e disincentivare all'accesso delle professioni marittime le giovani generazioni nazionali.

E se lo dice la loro Accademia, perchè non credervi?

Ma non solo il mentire richiede 2 qualità: essere intelligenti e soprattutto avere buona memoria. Per la prima è qualità personale, la seconda quando a muoversi è una lobby che tutela interessi basati su compromessi, prima o poi si commette l'errore.

Vediamo un piccolo riassunto:
10 maggio 2007 - Siamo costretti ad assumere personale straniero (per leggerlo clicca QUI)
02 luglio 2007 - Il lavoro c'è manca personale (per leggerlo clicca QUI)
22 agosto 2008 - Italia mancano Ufficiali: nel 2012 12mila posti vacanti! (per leggerlo clicca QUI)
26 agosto 2008 - Dati settore marittimo: ormai un vero lotto (per leggerlo clicca QUI)

Insomma, quelli dell'Accademia dicono che nel settore marittimo non c'è disoccupazione, gli armatori si lamentano del danno da loro causato invece che prendersene le responsabilità. Oggi poi arriva anche il Ministero dei Trasporti (per leggerlo clicca QUI)  scrivendo delle cose che sfiorano l'assurdo, ma peggio offrono una informazione deviata e contorta, che rovina i ragazzi, e fatto da un Ministero è gravissimo.
Anche il Ministero però ci dice che mancano Ufficiali (giustamente non diciamo di chi è la responsabilità) ma soprattutto ci racconta di un settore bellissimo, con Ufficiali ultrapagati, dove la disoccupazione non esiste, che quando sei stanco di navigare trovi lavoro a terra, ma la chicca è il periodo di lavoro, un mese a bordo e uno a casa sempre pagati (definirla una fregnaccia è essere buoni)

Peccato che poi lo Stato vuole chiudere IPSEMA, e per generare panico tra i lavoratori ma soprattutto cercare di far si che questi ti seguono, ecco l'errore della CISL: Scrive un bel comunicato e cosa esce fuori?
I marittimi non votano;
I marittimi non vedono crescere i propri figli;
I marittimi possono morire di amianto senza riconoscimento;
I marittimi non hanno cassa integrazione;
I marittimi sbarcano dopo mesi da una nave e non sempre sono sicuri di rimbarcare;
I marittimi pagano le tasse.

Come? I marittimi sbarcano dopo mesi da una nave e non sempre sono sicuri di rimbarcare? Ops, gli è scappata una verità.

Il fatto vero signori è questo. Navi italiane con 25 persone di equipaggio, 20 extracomunitari. I "comuni" sono i lavoratori che hanno pagato il prezzo più alto della globalizzazione, quindi i nostri marittimi italiani, definiti "bassa forza" ma che sono ottimi professionisti sono LASCIATI A CASA.
Per gli Ufficiali c'è il crew shortage, lo hanno generato gli stessi armatori, ma c'è anche una via di uscita, ma poichè questa toglie loro certi vantaggi non la vogliono seguire.


La verità è che mentre noi del SDM Sindacato dei Marittimi facciamo proposte serie, ribadiamo, apprezzate e condivise dalla Commissione Europea, loro cosa hanno fatto?
Confitarma, da sempre attenta all’addestramento del personale marittimo, adesso guarda a Oriente. In particolare a Manila (Filippine) dove, dal 24 settembre 07 è operativa l’Italian Maritime Academy, una scuola per formare Ufficiali di Coperta, Ufficiali di Macchina, Equipaggi, Personale qualificato (elettricisti, saldatori), Staff (Safety/ Security Officer), destinati soprattutto per le rotte internazionali.
Di concerto con RINA, il Registro Italiano Navale, Confitarma ha messo in piedi una struttura fatta di aule, simulatori, insegnanti, per corsi ed esami rivolta agli aspiranti marinai filippini che rappresentano il più ampio mercato del lavoro marittimo. Il tutto sotto la supervisione di un comitato scientifico italiano di cui fa parte oltre a IPSEMA e RINA, anche l’Associazione Italiana dell’Armamento di Linca, l’Associazione Italiana degli Agenti Raccomandatari Mediatori Marittimi, la Federazione Italiana Trasporti, le accademie del Mare di Genova e Venezia e ForMare di Napoli, il Ministero dei Trasporti e il Corpo delle Capitanerie di Porto, come membri di diritto.


La colpa che queste persone però rilasciano tali dichiarazioni è anche di noi marittimi. I colleghi dovrebbero reagire, scrivere al quotidiano Repubblica dicendo ma cosa scrivete, non è vero. Ci hanno lasciato a casa.

Pensavamo che questo nuovo Presidente di Confitarma potesse essere una occasione per ripartire, invece sempre la solita mediocrità e vecchiaia di pensiero. La paura di voler cambiare. E SI DEFINISCONO IMPRENDITORI!
Si VANTANO di essere dinasti, perchè effettivamente i padri erano Armatori, avevano un coraggio un saper fare. Ma spesso i figli non sono all'altezza dei padri. Non a caso l'inizio del crew shortage è datato 1980.

Quello studio inglese dice che dal 1995 riparte l'industria mercantile italiana per quanto riguarda i posti di lavoro. Bene siamo nel 2010 dopo Tonnage Tax, Registro Internazionale, decreto 30/11/2007, aver aperto una finta Accademia del Mare, ForMAre e regalato diplomi con corsi 500 ore.
Il titolo di Repubblica dice: Appello degli armatori: "AAA cercasi ufficiali" (per leggerlo clicca QUI  nota 23/07/2010 La Repubblica ha rimosso articolo)

Quindi carissimo Dottor D'Amico quando dice "L’obiettivo primario, quindi, è aumentare la base dei giovani interessati all’imbarco, creando le basi per farli restare il più a lungo possibile con le compagnie armatoriali" come pensate di interessarli, se i dati bocciano tutte le iniziative fatte sino ad ora? In realtà il problema lo dice nella frase appena riportata, e cioè farli restare il più a lungo possibile con le compagnie. ERRORE la strada è diversa invece e se non lo volete capire allora non ci sarà futuro. La parola magica è MOBILITA' cioè formarne un buon numero, dare a questi la possibilità dopo un certo periodo di decidere se stare a lungo con una compagnia o se cambiare lavoro. Questo anche per problemi di normative sulla pensione, visto che l'Europa chiede azioni di progressive retirement, e un giovane che sa di avere come unica strada lo stare a bordo, non navigherà.

Il nostro dubbio che tale articolo non voglia essere un punto di partenza per risolvere il problema, ma un preparare la strada all'utilizzo indiscriminato di personale extracomunitario, speriamo che saremo smentiti.

COMUNQUE E' UFFICIALE, CI SONO 1000 POSTI DI LAVORO DISPONIBILI DA SUBITO, PECCATO CHE D'AMICO NON DICA IL NOME DELLE COMPAGNIE CHE CERCANO O NON ABBIA APERTO UN NUMERO VERDE PRESSO LA CONFITARMA O CAPITANERIA DI PORTO PER TROVARE QUESTI 1000 LAVORATORI.

 

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